Il Ticino "è stato a lungo il primo della classe in Svizzera" ma Omicron ha cambiato le carte in tavola, "abbiamo superato gli altri cantoni sulla destra": Giorgio Merlani in conferenza stampa ha riassunto così l'evoluzione pandemica nelle ultime settimane nel cantone. I contagi quotidiani sono ormai stabilmente sopra quota 1'000 e anche oggi, venerdì, ne sono stati annunciati 1'528 e si sono registrati tre decessi.
L'incidenza in Ticino è ora la seconda in Svizzera, dietro solo a quella del Giura.
Se l'effetto dell'ondata di infezioni non si è trasformato in uno tsunami per gli ospedali si può spiegare con tre fattori, ha ricordato: da un lato si sospetta che questa variante sia meno aggressiva della precedente, dall'altro con i giorni che trascorrono fra contagio e ricovero (i pazienti attuali sono ancora almeno in parte colpiti dalla Delta) ma anche con il fatto che la popolazione contagiata attualmente è essenzialmente giovane: gli ultra 60enni "sono meno del 10%" dei tamponi positivi. È quindi ancora presto "per cantare vittoria".
Il medico cantonale Giorgio Merlani commenta la situazione epidemiologica in Ticino
RSI Info 07.01.2022, 13:06
La contagiosità di Omicron ha portato anche a un'esplosione del numero dei tamponi effettuati "da 1'000-1'500 al giorno siamo saliti rapidamente a 4'000-4'500", ha ricordato Merlani, e il tasso di positività che l'OMS raccomanda non superiore al 5% è attualmente attorno al 40%. Le conseguenze si vedono anche sul contact tracing, in difficoltà. "Ci si può lamentare se scendono 50 centimetri di neve e il giorno dopo le strade sono impraticabili, ma in questo caso sono 5 metri di neve e le autorità stanno cercando di predisporre uno spazzaneve adatto", ha detto il medico cantonale, invitando la popolazione alla pazienza e a non tempestare di chiamate e e-mail i centralini.
Isolamento e quarantene
Attualmente nel cantone sono 15'000 circa le persone in isolamento perché risultate positive e, si stima, 22'000 quelle in quarantena.
Ospedalizzazioni per stato vaccinale
Con il farmacista cantonale Merlani ha poi cercato di dare una risposta a quanti si chiedono ora se il vaccino sia servito a qualcosa. "Domande legittime", secondo Giovan Maria Zanini, la cui risposta è affermativa. L'effetto, ha detto, si vede chiaramente sulle ospedalizzazioni. Sulla base dei ricoveri delle due settimane a cavallo dell'anno nuovo, ha detto, si vede "un numero rilevante di persone anche giovani" e che in proporzione alla popolazione i non vaccinati sono molto più numerosi "in tutte le fasce di età".
Il farmacista cantonale ticinese Giovan Maria Zanini mostra l'effetto dei vaccini sulle ospedalizzazioni
RSI Info 07.01.2022, 13:03
Nel periodo in esame, dati alla mano, "chi non è vaccinato ha corso un rischio di 15-20 volte superiore di finire in ospedale" e senza vaccinazione avremmo avuto un numero di ricoveri "almeno 5 volte superiore" che avrebbe mandato in tilt i nosocomi già oggi in difficoltà. In Ticino, ha detto dal canto suo Merlani, delle 11 persone attualmente ricoverate in cure intense nelle strutture dell'EOC, solo 2 sono vaccinate.