Cresce la sensibilità della popolazione nei confronti dell'uso, e dell'abuso delle plastiche; mentre la società cerca soluzioni il problema si manifesta - e se ne parla sempre più spesso - nella presenza di microplastiche nell'ambiente e in ciò che finisce sulle nostre tavole. Un problema quindi che non è solo ambientale ma che coinvolge direttamente anche la salute. Un tema approfondito da domenica scorsa al Monte Verità di Ascona, da una novantina di ricercatori provenienti dai massimi istituti di ricerca del mondo.
Invisibile e insidioso è quello che succede alla plastica nel suo percorso di frantumazione attraverso il tempo e gli agenti atmosferici, quando continua comunque a vivere in micro o nano particelle. L’evoluzione in cui degenerano gli oggetti di plastica possono intaccare l’ambiente e la catena alimentare.
In Ticino microplastiche sono state rinvenute nel Lago Maggiore; i dati del Ceresio sono attesi a breve termine. Comunque sia il Governo ticinese ha deciso il potenziamento degli impianti di depurazione per abbattere le microparticelle, ma il problema sovente è alla fonte: littering e smaltimento non corretto sono tra i principali problemi. Disposizioni varie vengono prese un po’ in tutti i settori ma l’impressione è quella di essere in ritardo. Per gli esperti riuniti al Monte Verità servono maggiori sinergie e norme collettive condivise.
CSI/Swing