L'inquinamento da microplastiche delle acque dolci, contrariamente a quello dei mari, è un tema ancora poco approfondito. Per colmare la lacuna il Dipartimento del territorio ticinese ha deciso di avviare per la prima volta uno studio sul lago di Lugano. I risultati, che permetteranno di valutare l'impatto di questi materiali sugli ecosistemi acquatici, verranno resi noti in autunno.
La rete galleggiante "al lavoro"
Le operazioni di raccolta e misurazione, già iniziate, si avvalgono di una speciale rete galleggiante, che consente di setacciare la superficie dell’acqua e di raccogliere microplastiche fino a 0,3 millimetri di grandezza.
Queste sono generate dalla degradazione fisica, chimica e biologica di materiali plastici di dimensioni più grandi dispersi nell’ambiente.
In misura minore le microplastiche sono utilizzate direttamente come materiale di base per la produzione di oggetti in plastica o quali componenti di cosmetici, dentifrici e detersivi per il lavaggio a mano.
La raccolta dei campioni
CaL
Microplastiche nelle acque
Il Quotidiano 01.06.2018, 21:00
CSI 18.00 del 01.06.18: il servizio di Alberto Tettamanti
RSI Info 01.06.2018, 19:55
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