È un problema ambientale sempre più pressante: quello dei residui di microplastiche e di medicinali che persistono nelle acque e non vengono smaltiti dai normali sistemi di depurazione. La Confederazione dal 2016 sostiene il potenziamento delle infrastrutture esistenti a partire dai depuratori più importanti. E oggi, sabato, a Zurigo, dove si trova il più grande depuratore svizzero, viene inaugurato un progetto pilota: l’aggiunta di potenti generatori che trasformano l’ossigeno in ozono. In questo modo, l’acqua già depurata convenzionalmente viene ulteriormente trattata e in seguito filtrata. Così, spiega Peter Wiederkehr, direttore del Dicastero rifiuti della città, “possiamo distruggere anche le molecole più complesse ed eliminarle: è un contributo importante, non solo per l'uomo, ma anche per la fauna acquatica".
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