“Al momento in Ticino i tagli non possono essere esclusi, ma è del tutto prematuro parlarne. Non si tratta di oggi o di domani”. Non conferma né smentisce il responsabile del servizio comunicazioni e cultura della Cooperativa Migros Ticino, Luca Corti, interrogato dalla RSI sulle possibili ripercussioni degli annunciati tagli in seno al gruppo Migros.
Un annuncio che ha fatto capolino sulla scena dell’attualità svizzera durante le prime ore di venerdì mattina: Migros è intenzionata a vendere le sue filiali Hotelplan, Mibelle, SportX e Melectronics. La vendita che metterebbe a repentaglio fino a 1’500 posti di lavoro su scala nazionale.
Ma quanto sarà sfrondato il ramo ticinese del gruppo? È difficile dirlo, ma Corti rassicura: “Migros Ticino, pur essendo toccata a livello personale in misura minore rispetto al resto della Svizzera, cercherà per quanto possibile di proporre una soluzione valida ai pochi colleghi potenzialmente toccati dalle misure”.
Il gruppo ha diversi progetti in cantiere in Ticino: “Nel 2024 apriremo un nuovo supermercato a Bellinzona Nord, la filiale del Serfontana ripartirà a pieno regime dopo la ristrutturazione e nel 2025 aprirà i battenti anche un nuovo punto di vendita di Bioggio: del personale competente e formato è dunque sempre molto ricercato”.
Tagli Migros, anche il Ticino può essere toccato
Il Quotidiano 02.02.2024, 19:00
RG 12.30 del 2.2.2024 Il commento di Marzio Minoli
RSI Info 02.02.2024, 13:09
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