Le misure antismog decise dal Dipartimento del territorio (DT) ticinese e poste in atto con effetto immediato hanno generato musi lunghi tra gli imprenditori del cantone. Lo rende noto martedì il Corriere del Ticino, che ha sentito svariati responsabili di piccole o medie imprese e dirigenti di settore.
E' il caso del direttore della Sezione ticinese degli impresari costruttori Nicola Bagnovini, per il quale con i limiti posti in atto, ai dipendenti di ditte piccole o medie “è preclusa la possibilità di recarsi sul posto di lavoro”. Piergiorgio Rossi, presidente dell’Unione associazioni dell’edilizia rimarca invece come sia sorprendente che si blocchino vetture e furgoni Euro3 ma non i camion che inquinano di più. Una scelta che Rossi considera “paradossale”.
E se c’è già chi ha confermato che non sarà sempre in grado di rispettare il divieto, dovendo usare per lavoro veicoli Euro3, è d’altronde vero che lo stesso direttore del DT, Claudio Zali, ha detto che non è intenzione delle autorità “allestire una rete di controlli” solo per vigilare sulle normative antinquinamento.
La nota sulle biglietterie automatiche che informa della gratuità dei mezzi pubblici
Intanto sui distributori automatici di biglietti nelle stazioni è apparso un messaggio che informa della gratuità dei trasporti pubblici come misura per il contenimento dello smog nel Sottoceneri. E stamane il direttore del Dipartimento delle Istituzioni,
Norman Gobbi, su Twitter ha postato un video dove si vede che in Leventina nevica, con il commento "nevica ancora #quinessundivieto #nientePM10 #altoticino #sottosopra".
EnCa
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