Molte le donne costrette a sposarsi

Solo negli ultimi due anni sono circa 1’400 le donne in Svizzera che hanno subito pressioni da parenti e conoscenti affinché si sposassero, interrompessero una relazione o rinunciassero al divorzio.

È quanto emerge da uno studio realizzato dall'Università di Neuchâtel, per conto dell'Ufficio federale della migrazione, presentato oggi a Berna. Per la ministra di giustizia e polizia, Simonetta Sommaruga, “probabilmente entro l'autunno il Consiglio federale verificherà in che misura occorra intervenire”. Qualsiasi forma di matrimonio forzato, ha ricordato la consigliera federale, non solo è contraria ai principi fondamentali svizzeri, ma lede anche la libertà del matrimonio, oltre a violare il diritto all'autodeterminazione e spesso persino l'integrità fisica.

Durante il periodo in esame l'ateneo neocastellano ha registrato 348 matrimoni forzati, mentre in altre 384 circostanze le donne sono state spinte a mettere fine ad una relazione scelta liberamente e in 659 casi è stato impedito loro di avviare una procedura di divorzio.

Le due prime categorie, viene sottolineato nella ricerca, comprendono soprattutto donne di origine straniera, di età fra i 18 e i 24 anni, la maggior parte delle quali proviene da paesi balcanici, dalla Turchia e dallo Sri Lanka.