Il cosiddetto “Movidagate” si appresta ad approdare in aula. L’atteso processo, previsto sull’arco di quattro giornate, si aprirà tra poco più di un mese, il 29 maggio. La data è stata comunicata ieri alle parti.
Davanti alla Corte delle Assise Criminali, presieduta dal giudice Claudio Zali, compariranno i titolari del Nyx (la discoteca del Casinò di Lugano): Hector Bravo Moron e Paolo Guarnieri, suo socio e pure ex-responsabile marketing della casa da gioco. I due, difesi dagli avvocati Elio Brunetti e Roberto Macconi, sono in carcere da ottobre.
Diversi i reati imputati loro, a cominciare da quelli di natura finanziaria. Solo per il Nyx, tra il 2010 e il 2012 si parla d’incassi giornalieri mai dichiarati superiori ai quattro milioni di franchi. Bravo è accusato inoltre di lesioni semplici e correità in sequestro di persona, per aver ordinato agli addetti alla sicurezza il pestaggio di un paio di clienti. I buttafuori li avrebbero chiusi in un locale, picchiati brutalmente e, poi, abbandonati sulla strada.
Il 45enne peruviano respinge da sempre ogni addebito. Guarnieri ha invece ammesso le sue responsabilità, e dagli inizi di gennaio è in regime di espiazione anticipata della pena. Entrambi rischiano dai due ai cinque anni di carcere.
Francesco Lepori