I collaboratori dell’ex Navigazione Lago maggiore, dopo quattro tornate negoziali infruttuose, hanno deciso di scrivere al presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali nel tentativo di sbloccare la situazione. Di fatto, rilevano da parte loro le forze sindacali, le trattative con la Società navigazione lago di Lugano riguardanti il Contratto collettivo di lavoro non sono mai decollate.
Da inizio mese, si legge in una nota di SEV, UNIA e OCST, è avvenuto un solo incontro informale con la direzione SNL, durante il quale si è palesata una flebile apertura. La proposta, tuttavia, era nettamente al di sotto delle aspettative minime del personale.
Sindacati e ex collaboratori NLM ritengono che così non si possa continuare in quanto “oggettivamente impossibile negoziare con chi si sottrae alla discussione evidenziando una chiara volontà di non discutere dei salari, elemento centrale di ogni contratto di lavoro”. Da queste considerazioni l’invio della missiva al consigliere di Stato Zali dal momento che l’azienda beneficia di sussidi cantonali.
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