Il procuratore pubblico ticinese Arturo Garzoni ha decretato un non luogo a procedere dopo la querela sporta per diffamazione (subordinatamente calunnia) dalla figlia del capocosca della ‘ndrangheta Rocco Papalia e della sua ditta domiciliata a Leggia contro l’RSI e contro l’ex commissario della polizia cantonale ticinese Fausto Cattaneo. Riprendendo un’inchiesta del Corriere della Sera, Cattaneo e la RSI avevano sollevato dubbi su talune presenze in Mesolcina e in Ticino.
Il procuratore rileva che il servizio televisivo intitolato “sospetti di ndrangheta a Leggia” non è lesivo dell’onore, poiché “le querelanti non vengono accusate di far parte di una cosca mafiosa oppure di compiere atti di riciclaggio di denaro sporco”.
Quanto all’accostamento del nome della querelante (e del suo socio) a cosche originarie di Platì (Calabria), il procuratore rileva che: “Dopotutto questa è la realtà dei fatti”. Trattasi di “cognomi che appartengono a persone incontestabilmente legate a cosche mafiose”, radicate nel nord Italia.
“L’argomento trattato è indiscutibilmente di interesse pubblico – si legge ancora nel decreto di non luogo a procedere – tant’è che la problematica delle società bucalettere e di eventuali loro legami con organizzazioni criminali è stata addirittura oggetto di un atto parlamentare nel Canton Grigioni”.
ludoC/DIEM/GS
Serata informativa sulle società fittizie nel Moesano
Venerdì 13 ottobre, alle ore 20.00, al Centro regionale dei servizi a Roveredo è prevista una serata d’informazione sul fenomeno delle società fittizie nel Moesano. Alla tavola rotonda parteciperanno l'ex commissario specialista nella lotta alla criminalità organizzata, Fausto Cattaneo, l'avvocato Niccolò Salvioni, autorità cantonali e funzionari grigionesi. In apertura è prevista una raccolta firme per chiedere a Coira e a Berna di intervenire in favore di un “Moesano Pulito”.
La puntata di Falò dedicata alle società bucalettere: Bucaletterland