Ticino e Grigioni

Neo mamme adottive protette dal licenziamento

Il Gran Consiglio ha approvato l’iniziativa cantonale che chiedeva di estendere i diritti concessi alle madri biologiche

  • Oggi, 15:59
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Madri adottive più protette nel mondo del lavoro

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Di: RSI Info

Le neomamme di figli adottivi potranno beneficiare di un periodo di protezione dal licenziamento come le madri naturali. Lo ha deciso martedì pomeriggio il Gran Consiglio approvando il rapporto a favore dell’iniziativa cantonale con 42 voti favorevoli contro 28 contrari e 10 astenuti

ll senso dell’iniziativa era di parificare i diritti e favorire le adozioni, il cui numero in Ticino è sceso da 34 nel 2010 a 14 nel 2015. Tra il 2006 e il 2016 il calo è stato del 70%. Ma il tema, anche se ridotto a livello numerico, è ritenuto cruciale in termini di civiltà e, aggiungono gli iniziativisti, permette di proteggere ulteriormente un figlio adottivo. L’iniziativa cantonale era stata presentata dal Centro con l’obiettivo di portare il messaggio alle Camere federali a cui compete l’applicazione.

Secondo i promotori tra le cause delle riduzioni delle adozioni vanno anche considerate le difficoltà legate al mondo del lavoro. “La proposta è quella di creare un parallelismo nelle tutele anche per quanto riguarda il licenziamento, dove è prevista oggi una protezione durante la gravidanza e nelle settimane successive al parto. Mentre non è prevista alcuna protezione per i genitori adottivi - ha detto Maurizio Agustoni, iniziativista e capogruppo de il Centro -. Gli effetti sull’economia sarebbero pochi visto che le adozioni in Ticino si possono contare sulle dita delle mani”.

Per la relatrice Amalia Mirante (Avanti con Ticino & Lavoro): “Un ambiente lavorativo che tutela le madri promuove anche la produttività e la fedeltà dei dipendenti riducendo il turn over e i costi aziendali. Approvare questa iniziativa significherebbe confermare ancora una volta che ogni madre indipendentemente dal suo percorso merita il nostro rispetto e sostegno”.

Il testo e il relativo rapporto hanno ricevuto critiche e perplessità da vari fronti politici. Per il PLR si cerca di forzare una lettura della società che non è reale. Nel corso del dibattito c’è stata una lunga discussione sulla proposta del PS di rispedire il tema in commissione, per togliere le discriminazioni nei confronti dell’altro genitore e di altre forme di famiglia. La proposta di rinvio è stata però bocciata dal Parlamento con 45 contrari contro 28 favorevoli .

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Il Quotidiano 16.09.2024, 19:00

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