"Non abbiamo nessun segnale che Luxury Goods lasci definitivamente il Ticino". Si potrebbe sintetizzare così il pensiero di Cadempino, Vezia e Bioggio, i comuni in cui si trova il gruppo di lusso francese (Sant'Antonino non ha voluto rilasciare dichiarazioni), interpellati dalla RSI. Gli addetti non hanno tuttavia ricevuto garanzie nemmeno del contrario.
Le voci su un imminente addio del gigante francese, che circolano da tempo, sono state ulteriormente rafforzate dalla notizia del pagamento di 1,25 miliardi di euro all'Agenzia delle entrate in Italia. Stando a nostre informazioni, sembrerebbe che Kering annuncerà ufficialmente il 21 maggio, dopo la votazione sul referendum fiscale, la sua definitiva partenza dal Ticino, che avverrebbe su più anni. Sollecitato dalle CSI sulla questione, il gruppo ha risposto che per questioni di politica aziendale, "non commenta rumors di mercato".
Christian Vitta smorza gli allarmismi
Il direttore del Dipartimento Finanze ed Economia, che ha preferito non entrare troppo nel merito della vicenda, ha voluto placare gli animi: "Oggi le regole a livello internazionale cambiano, la Svizzera a mio avviso deve puntare su attività legate all'innovazione per valorizzare le competenze del nostro territorio. Bisogna reagire rapidamente ai cambiamenti". E se dopo Armani, anche un altro grande gruppo dovesse davvero lasciare il suolo ticinese, Vitta punta sulla diversificazione: "Abbiamo un'economia molto diversificata, fortunatamente possiamo far fronte anche a momenti in cui in certi settori ci sono delle perdite. Naturalmente per ogni attività economica che dovesse registrare dei cali, sarebbe un evento negativo per il cantone e i comuni. Seguiremo da vicino l'evoluzione nei prossimi mesi.
CSI 18.00 del 10.05.2019 Il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 10.05.2019, 20:08
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Kering, verso l'addio?
Il Quotidiano 10.05.2019, 21:00
Nessun allarmismo per Christian Vitta
Il Quotidiano 10.05.2019, 21:00