I dipendenti della SMB Medical SA di Sant’Antonino e la "consorella" di Biasca sono disposti a lavorare di più, ma a patto di essere retribuiti correttamente. Questa la presa di posizione dei lavoratori, resa nota giovedì dal sindacato Unia, sulle richieste della direzione della ditta: una decurtazione dei salari del 10% o 4 ore supplementari.
Gli impiegati si dicono disposti ad andare incontro ai datori di lavoro confrontati con gli effetti del cambio franco-euro sfavorevole, ma ritengono quanto proposto "assolutamente ingiustificato alla luce degli ottimi affari conseguiti negli ultimi due anni e che non si sono mai tradotti in aumenti salariali".
"Sacrifici a senso unico", si legge in una nota, "sono fuori luogo".