Sessant'anni, dipendente di un comune del Luganese, è stato prelevato questo martedì mattina all’alba dalla sua abitazione nel contesto dell’operazione italiana “Imponimento” che coinvolge 158 persone. Sono 74 i fermati principalmente per delitti di associazione di tipo ‘ndranghetistico.
RG 12.30 del 21.07.2020 Una delle maggiori inchieste di 'ndrangheta in Svizzera
RSI Info 21.07.2020, 15:00
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“Ci hanno svegliati in piena notte, erano le tre del mattino, ho sentito un gran trambusto, pensavo di stare ancora sognando, sono arrivati in camera mia quattro agenti di polizia.” – ha raccontato alla RSI un parente dell’uomo. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente nella sua abitazione del luganese. “Neanche il tempo di realizzare cosa stava succedendo che avevo già le manette e mi hanno messo a terra. Ho preso un grande spavento, sia io che la mia famiglia. Mia madre piangeva, gli agenti con il cane hanno iniziato a perquisire tutta la casa, svuotando gli armadi, la cucina, qualsiasi cosa avevamo in casa. Non hanno trovato niente. Non so perché sono venuti qui, noi con questa storia non centriamo nulla”.
Non è ancora chiaro quali siano le accuse nei confronti del 60enne, che sarebbe stato interrogato questa mattina. Di certo c’è il suo legame con un cugino che risiede nel canton Argovia. Anche lui risulta sulla lista degli indagati. Secondo il comunicato stampa della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro il 60enne, residente in Ticino con la famiglia da molti anni, sarebbe invece uno dei principali referenti in Svizzera della cosca Anello-Fruci che opera nel territorio che collega Lamezia terme alla provincia di Vibo Valentia.
CSI