"Siamo già intervenuti anni fa, ma in quel caso la funivia si era fermata sulla corda portante e non abbiamo fatto altro che calare a terra i passeggeri; questa volta abbiamo trovato la cabina per terra con dentro e fuori cadaveri, in 25 anni di volontariato non ho mai visto un disastro simile". A raccontare i momenti successivi all'incidente di Stresa, dove la cabina della funivia del Mottarone è precipitata causando 14 morti e un ferito gravissimo, è Franco Gazzola, viceresponsabile del Soccorso alpino per il Verbano-Cusio-Ossola. Ai microfoni della RSI spiega: "Noi, via terra, ad arrivare sul luogo dell'incidente ci abbiamo messo 40 minuti, l'elicottero invece era già lì dopo 10-12 minuti. I due bimbi ancora in vita sono stati portati al Regina Margherita di Torino, il medico ha tentato di rianimare un'altra persona ma non c'è stato niente da fare. Per gli altri passeggeri non si è potuto fare altro che constatare il decesso".
C’erano sette persone sbalzate fuori e cinque ancora nella cabina, compreso un bambino piccolo, aggiunge Gazzola, che a chi gli chiede cosa sia successo risponde: “Non lo so, c’era un cavo a terra ma sarà l’inchiesta a dire cosa ha causato l’incidente; sinceramente non ho avuto il tempo per chiedermi cosa sia successo, ho visto la cabina tutta accartocciata con dentro i corpi. Abbiamo tentato di fare tutto il possibile”.

Tragedia di Stresa: il freno non ha funzionato
Telegiornale 24.05.2021, 14:30