Sberle, sculacciate ma anche minacce e umiliazioni. Il 7% dei bambini in Svizzera incorre in punizioni corporali. E se il 4,4% dei genitori ha ammesso di ricorrere regolarmente alla violenza fisica (una percentuale che sale addirittura al 23,2% per le punizioni psicologiche), a livello nazionale, in media, in quasi ogni classe scolastica c'è un bambino vittima di punizioni corporali.
Così, per prevenire ogni forma di violenza in questo ambito, il Consiglio di Stato ticinese ha chiesto al Consiglio federale di intervenire e ha scritto a Berna, affinché si introduca nella legge il diritto esplicito a un'educazione non violenta.