La decisione del gruppo francese del lusso Kering di rivedere la strategia aziendale in Ticino, con la decisione di smantellare il centro di logistica di Sant'Antonino, non ha colto di sorpresa il Dipartimento delle finanze e dell'economia ticinese.
“Prendiamo atto della riduzione delle attività, da parte nostra si tratterà di capire nei prossimi mesi quali di queste saranno mantenute a sud delle Alpi e come queste saranno consolidate a livello cantonale, mentre per quelle che saranno delocalizzate cercheremo di capire come sarà gestito il passaggio”, ha dichiarato ai microfoni delle RSI il consigliere di Stato Christian Vitta.
“L’azienda aveva già annunciato, alla fine dello scorso anno dei cambiamenti a livello sia organizzativo, sia societario…; in questo senso abbiamo potuto già considerare, nelle nostre riflessioni di natura economia, questi aspetti e questa situazione...: la decisione, di fatto, non ci ha colto impreparati sul fronte finanziario".
Le reazioni dei comuni
Da quanto emerso il comune più colpito potrebbe essere Bioggio, dove lavorano oltre 250 persone nella logistica in uno stabile che potrebbe chiudere. “Personalmente - dice ai microfoni RSI il sindaco Eolo Alberti - ho dei contatti regolari, ma è comunque un fulmine a ciel sereno. Ci dispiace molto che il gruppo abbia preso questa decisione, abbiamo ottenuto da loro tutta una serie di vantaggi a livello di imposte e di imposte alla fonte. Io personalmente non sono così pessimista, sono sicuro che le nostre condizioni quadro non le troveranno dove andranno ad installarsi.” Troppo presto per pensare al moltiplicatore, il trasloco durerà un paio d'anni e a Bioggio si preferisce tornare sull'argomento in futuro.
A Sant'Antonino pochi anni fa è stato inaugurato un nuovo stabile da 20mila metri e, se dovesse essere abbandonato, bisognerà pensare anche al futuro dell'edificio: "Io non so - afferma la sindaca Simona Zinniker - dei 400 che rimarranno attivi nel gruppo LGI quanti saranno a disposizione della logistica, auspico comunque che questi posti restino occupati a Sant’Antonino, poi sarà il gruppo Kering che dovrà fare le proprie valutazioni al loro interno.” E ancora sul moltiplicatore: "Noi abbiamo la fortuna di avere una zona industriale diversificata e molto solida, pertanto il piano finanziario che abbiamo allestito recentemente ci dimostra che a medio termine possiamo continuare ancora con il moltiplicatore al 65%. A lungo termine dovrebbe invece alzarsi al 70/75%".
Il Comune meno toccato dovrebbe infine essere Cadempino: “Per noi non è un fulmine a ciel sereno - spiega il sindaco Marco Lehner - perché gli ottimi contatti ci portano a sentirci abbastanza regolarmente, siamo anche contenti che Cadempino non venga toccato.” Una notizia positiva sul fronte occupazionale che segue quella di negativa di pochi giorni fa del calo del gettito fiscale nel comune del 95%.
Un vuoto per i comuni
Il Quotidiano 22.05.2019, 21:00