Nuovo sfruttamento in due call center a Chiasso. La denuncia giunge oggi dall’Organizzazione cristiano sociale ticinese, che ha segnalato il tutto alle autorità.
Stando a quanto scoperto dal sindacato le ditte in questione ingaggiavano personale rigorosamente frontaliero, attraverso agenzie di collocamento italiane.
Una volta effettuata l’assunzione e ottenuto il permesso di lavoro, ai dipendenti veniva fatta sottoscrivere una dichiarazione secondo la quale lo stipendio sarebbe stato versato loro in euro applicando un cambio di 1,52 o, nel migliore dei casi, 1,44.
Buste paga più leggere
Gli impiegati coinvolti sono in tutto una quarantina che, con questa formula, si vedevano le buste paga "alleggerite" ogni mese fino a 500 franchi. Alle due aziende sono stati intimati i pagamenti e, prossimamente, l’OCST darà avvio alle procedure giudiziarie.
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