La SSR, in un comunicato diffuso martedì sera, fa sapere di aver sottoposto sempre martedì una nuova convenzione della durata di 6 anni alla Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana (FOSI), dopo la disdetta di quella precedente. Il nuovo accordo contempla una garanzia di acquisto per complessivi 12 milioni di franchi fino al 2023 mentre fino al 2018 la somma erogata rimane invariata. Successivamente tra il 2018 e il 2023 la cifra andrà gradualmente riducendosi per un importo pari al 10% del budget dell’orchestra. La SSR si impegna a finanziare, nello stesso arco di periodo, circa 80 concerti dell’Orchestra della Svizzera italiana.
Di comune accordo SSR e FOSI - scrive sempre la Società svizzera di radiotelevisione - si sono impegnate a definire e condurre in porto la nuova convenzione entro la metà del 2016. La ricerca di una soluzione sostenibile e condivisa andrebbe concordata senza pressioni politiche che non giovano all’obiettivo comune.
La FOSI, dal canto suo, giudica incisiva la diminuzione del sostegno finanziario che diventerà nel 2023 un terzo di quello attuale. Oltre alla ridotta collaborazione, la fondazione mette in evidenza anche il "disimpegno totale sotto l’aspetto organizzativo" da parte della SSR e di cui la FOSI dovrà farsi carico sin dal 2018.
Per i delegati della FOSI, si legge in una presa di posizione giunta in redazione mercoledì, risulta inevitabile che si apra al più presto un versante politico che affronti la problematica del sostegno finanziario all’orchestra. In particolare, appare prioritario e necessario che vengano prese iniziative verso la SSR al fine di negoziare una soluzione in grado di assicurare, nella qualità, la continuità dell’OSI.
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Dal Quotidiano:
L' OSI dovrà trovare nuovi partner finanziari
Il Quotidiano 27.04.2016, 21:00
CSI 18.00 del 27.04.2016 Il servizio di Daniela Giannini
RSI Info 27.04.2016, 20:08
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