Ticino e Grigioni

"Olimpiadi, troppi rischi"

Il comitato del "No": "Costi per lo Stato Svizzero ed entrate per il Comitato Olimpico. Basta sprecare soldi"

  • 26 gennaio 2017, 20:02
  • 8 giugno 2023, 03:27
Gli ultimi giochi quasi 70 anni fa a San Moritz

Gli ultimi giochi quasi 70 anni fa a San Moritz

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Il fronte dei "NO" al progetto olimpico grigionese 2026 ha ribadito oggi (giovedì) la propria contrarietà all'iniziativa, in vista del nuovo voto previsto per il 12 febbraio.

"Basta sprecare soldi", lo slogan adottato da un comitato composto da PS, Verdi e associazioni ambientaliste che ha presentato le proprie posizioni: è una "forzatura" - è stato detto -. Un'avventura senza partner forti (come Zurigo), dagli incalcolabili rischi finanziari. Silva Semadeni (PS) si è concentrata sull'inaffidabilità del Comitato Internazionale Olimpico. "Bisogna mettere il CIO di fronte a questa realtà; che solo le dittature sono pronte a fare quello che vuole e che per i Paesi democratici questo modo di organizzare i Giochi - i costi per lo Stato, le entrate per il CIO - non va".

Con tutti questi soldi, ha aggiunto Nicolas Zogg, si potrebbero realizzare tanti altri progetti. "Dobbiamo puntare sul turismo di tutto l'anno. Quello invernale non ha futuro. E poi dobbiamo investire nelle regioni strutturalmente deboli, dimenticate dai Giochi olimpici".

Jacqueline von Arx (Pro Natura) punta il dito sugli aspetti ambientali. "Se le Olimpiadi arrivassero nei Grigioni, sorgerebbero più di 100 cantieri. Strade, nuove piste, nuovi edifici. Tutti progetti che dovremmo accompagnare e che ci costringerebbero ad abbandonare le nostre iniziative. Non abbiamo abbastanza risorse".

I Grigioni - lo ricordiamo -vogliono ospitare i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026 e i cittadini retici, il 12 febbraio, dovranno pronunciarsi sul credito di impegno da 25 milioni di franchi, di cui 9 a carico del cantone.

Quot/Red. MM

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