Il sostituto procuratore federale Elena Catenazzi ha firmato il decreto di abbandono per l'inchiesta a carico di Almir Gegic, Matteo Gritti e Marco Ragini, ex vice allenatore del Bellinzona ''non ritenendo sussistenti elementi tali da giustificare l’esistenza del reato di truffa nell’ambito di manipolazioni di partite di calcio del campionato svizzero''.
L'ordinanza è dello scorso 12 dicembre, ma se n'è avuta notizia solo venerdì, a seguito dell'istanza che l'avvocato Luca Curatti, difensore di Gegic, ha presentato al giudice delle indagini preliminari di Cremona Guido Salvini, per chiedere la revoca del divieto di espatrio e della misura che obbliga l'ex centrocampista del Chiasso a presentarsi per la firma in questura una volta ogni due settimane.
Le misure coercitive sono state decise da Salvini dopo la scoperta che Gegic non solo era stato tesserato dal Rancate Football Club, ma aveva disputato due spezzoni di partite, quando ancora era in vigore il divieto di espatrio. Nella istanza dei difensori si fa riferimento alla esigenza di Gegic di lavorare per mantenere se stesso e la sua famiglia, moglie e due figlie.
CSI/Red. MM.