Ticino e Grigioni

Pedofilia, l'ASPI in trincea

La Fondazione ha lavorato a stretto contatto con le famiglie dei ragazzi e del club coinvolti nel caso del Luganese

  • 14 ottobre 2016, 19:09
  • 8 giugno 2023, 00:14
Myriam Caranzano-Maitre

Myriam Caranzano-Maitre

  • ©Ti-Press

Investire nella prevenzione, creare una comunità che sia protettiva nei confronti dei bambini. E' questa la chiave per sconfiggere gli abusi: lo conferma Myriam Caranzano-Maitre, direttrice dell'ASPI, la fondazione per il sostegno e la protezione dell'infanzia.

In queste ultime settimane l'ASPI ha lavorato a stretto contatto con le famiglie dei ragazzi e dei bambini e con l'HC Lugano, tutti coinvolti nella vicenda venuta a galla venerdì mattina nel Luganese. "Cerchiamo di aiutare gli adulti a trovare delle parole per parlare di quello che è successo, facendo così prevenzione, per evitare che possa succedere di nuovo", spiega. "Inoltre - aggiunge - cerchiamo di far capire ad un bambino che ha subito degli abusi che è possibile parlarne. Di dargli un aiuto, un sostegno. Senza altre pretese".

E viste le numerose telefonate ed email di richiesta di consigli generici ricevute dalla Fondazione, si rileva che il sostegno attivo ASPI in queste ore è rivolto unicamente alle persone coinvolte nella fattispecie. Per questo motivo la Fondazione invita le persone non toccate direttamente dalla problematica ad evitare di telefonare ed inviare scritti.

Agata Galfetti/joe.p.

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