La Cassa pensioni dei dipendenti della Città di Lugano (CPDL) è riuscita a recuperare il passivo di 15 milioni creatosi dopo l’abbandono della soglia fissa di cambio minima fra franco ed euro decisa dalla Banca Nazionale Svizzera (BNS) lo scorso gennaio.
Lo scrive mercoledì il Corriere del Ticino che ha interpellato il presidente Lucas Bächtold, soddisfatto che siano stati ottenuti già ora i risultati attesi per il 2021. La cifra è stata recuperata grazie agli investimenti mobiliari fatti durante l’anno.
Il grado di copertura dovrebbe dunque attestarsi vicino al 92% dello scorso anno. Nel 2009 era sceso all’84,1% con la crisi dei titoli tossici. L’obiettivo imposto dalla Confederazione della copertura integrale dovrebbe essere raggiunto dalla CPDL entro 10 anni.
ZZ