Ticino e Grigioni

Per un parto più sereno

L’associazione Nascere Bene lancia un appello alla sanità ticinese e chiede quattro misure da introdurre in tempi brevi: “Ne va della salute psicofisica delle donne”

  • 19 ottobre 2022, 22:09
  • 20 novembre, 14:42
03:15

L'appello delle levatrici per un parto sereno

Il Quotidiano 19.10.2022, 19:00

Di: dielle 

Il punto di partenza è un dato significativo: in Svizzera una mamma su tre ricorda il parto come un evento traumatico, secondo uno studio dell’ dell’ospedale universitario di Losanna. Per far fronte a questa situazione e per rendere la nascita di un figlio un'esperienza più serena, è stato lanciato un appello con 4 richieste precise, presentate oggi (mercoledì) in conferenza stampa dall’Associazione Nascere Bene Ticino, che quest’anno festeggia i dieci di attività.

L’appello è rivolto alle autorità sanitarie ticinesi e in particolare ai responsabili del DSS, dell’Ente ospedaliero e dei rispettivi reparti maternità, delle cliniche Sant’Anna e Santa Chiara, nonché alla Società ticinese di ginecologia e ostetricia e alla Federazione svizzera delle levatrici. In Svizzera alcune misure sono già state introdotte mentre per il Ticino si tratterebbe di novità.

La prima richiesta riguarda il diritto di partorire con la propria levatrice di fiducia e non si tratta di una richiesta così innovativa a detta della stessa associazione, anche perché esiste in diverse realtà svizzere e un’iniziativa in questo senso è pure stata approvata dal Gran Consiglio ticinese a settembre 2020, ma si attende ancora la messa in vigore.

Considerato che in Svizzera circa un bambino su due nasce con un parto cesareo, la seconda richiesta è quella di garantire un cesareo dolce (Charité), “che inserisce nell’intervento chirurgico alcuni benefici del parto vaginale come lentezza, contatto visivo e immediato contatto pelle a pelle” scrive l’associazione.

Si chiede poi anche un sostegno psicologico dopo il parto secondo il modello adottato dal CHUV di Losanna, che prevede due colloqui con una levatrice appositamente qualificata. Infine l’ultima richiesta: la disponibilità di camere “famiglia” per ogni partoriente, con possibilità di pernottamento per il padre, “seguendo il modello proposto dal personale infermieristico dell’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio”.

Secondo l’associazione Nascere Bene le misure proposte sono facilmente applicabili in tempi relativamente brevi e comportano spese minime, a fronte di grandi benefici psico-fisici. L’appello è sostenuto anche dalla Commissione Consultiva per le Pari Opportunità, dalla Federazione Associazioni Femminili Ticino Plus (FAFTPlus) e dall’associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).

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