Ticino e Grigioni

Più droga intercettata in Ticino

È stato un anno proficuo per le Guardie di confine in termini di sequestri di sostanze stupefacenti

  • 28 dicembre 2017, 19:00
  • 23 novembre, 03:07
Meno concentrati sui migranti, più intercettazioni

Meno concentrati sui migranti, più intercettazioni

  • archivio Tipress

Solo negli ultimi tre mesi le Guardie di confine della regione IV hanno sequestrato 15 chili di droga, di cui 9 di hashish e 5 di eroina. Si tratta di cifre importanti se si pensa che quest’ultimo quantitativo corrisponde al totale intercettato dalle autorità lo scorso anno. Anche la cocaina ha subito un forte incremento, triplicando nel 2017 e raggiungendo i 20 kg circa.

Una tendenza tutt’altro che casuale, spiega alle Cronache della Svizzera italiana il comandante delle Guardie di confine della regione IV, Mauro Antonini: "Ci si attendeva una pressione migratoria molto alta, vista l’esperienza del 2016, che però non c’è stata. Gli agenti si sono quindi potuti concentrare su altri ambiti, ottenendo ottimi risultati."

Il Ticino si conferma quindi un corridoio per il transito di stupefacenti e non solo via Chiasso-Brogeda. L’ultimo sequestro di polvere bianca è avvenuto alcuni giorni fa, quando un 40enne è stato fermato al valico di Ponte Tresa con 50 grammi addosso.

Se con la diminuzione dei migranti sono aumentati i quantitativi di droga, sono invece calati i documenti contraffatti. "Ci siamo resi conto, precisa il comandante, che la qualità delle imitazioni è diminuita rispetto agli anni scorsi, quando intercettavamo pure passaporti biometrici falsificati". Da settembre, ne sono stati sequestrati circa 110 e, nonostante un bilancio definitivo verrà stilato nei prossimi mesi, le prime stime per l’intero 2017 dovrebbero aggirarsi attorno ai 500 documenti, ovvero circa 400 in meno rispetto all’anno scorso.

CSI/sulma

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