Le recenti dimissioni del delegato al plurilinguismo Vasco Dumartheray, nonché gli scarsi risultati registrati dalle norme di salvaguardia e promozione della diversità linguistica in Svizzera, hanno spinto il Consiglio di Stato ticinese a scrivere al Consiglio federale per esprimere le proprie considerazioni, in vista della sessione autunnale delle Camere federali.
D’intesa con la Deputazione ticinese alle Camere, è stata inviata una lettera a Berna nella quale viene auspicato, per il futuro delegato, un potenziamento di competenze e d’autonomia, unite a una rivalutazione della sua figura nell’organico federale.
Più potere
Nella presa di posizione, Bellinzona invita il Governo ad intervenire affinché in futuro il delegato possa “poter proporre misure concrete a salvaguardia del plurilinguismo direttamente al Consiglio federale, possa esprimersi pubblicamente su temi inerenti alle lingue e possa vegliare concretamente ad una corretta applicazione del plurilinguismo nell’ambito dell’amministrazione federale”.