I Grigioni vogliono puntare di più sul trasposto pubblico, con una legge completamente riscritta, su cui il Gran Consiglio si chinerà già in agosto. "Vogliamo essere moderni e aperti all'innovazione in tutti i settori", spiega Mario Cavigelli, direttore del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità grigionese. "Essere al passo sulla politica energetica, sui mezzi di trasporto, sulla digitalizzazione, eccetera", aggiunge.
Tra le proposte: collegamenti garantiti non solo per tutti i villaggi con almeno 100 residenti, come richiesto a livello federale, ma anche per quelli con più di 50. Un servizio capillare che Cavigelli immagina già con veicoli elettrici o a idrogeno.
Coinvolgere le regioni
Altra novità di peso: la pianificazione degli orari sarà decentralizzata nelle 11 regioni. "L'ottimizzazione va fatta a livello regionale - prosegue Cavigelli - perché è li che ci son i problemi più concreti, anche se piccoli, ma importanti per la popolazione e l'economia, che vanno coinvolti".
Più soldi alle corse turistiche
I servizi della Ferrovia Retica, come di tutto il trasporto pubblico grigionese, non sono diretti solo alla popolazione, ma anche ai turisti. E pure qui si vuole fare di più, anche senza sovvenzioni federali, come nel caso delle corse puramente turistiche del Glacier Express o dei pulmini di montagna.
Nella somma da investire, il Governo cantonale è infatti disposto ad aumentare sensibilmente la sua quotaparte, attualmente di 35 milioni. "Non abbiamo ancora deciso di quanto sarà l'aumento, ma ci sarà. - conclude Cavigelli - La somma precisa viene stabilità ogni anno in Gran Consiglio all'interno della procedura per il preventivo".