Ticino e Grigioni

Picchiato per un po' di cenere

Chiariti i motivi dell’aggressione compiuta a Bellinzona il 22 giugno, dopo la partita vinta dalla Svizzera contro la Serbia. Alla vittima ricostruita parte del viso

  • 3 luglio 2018, 13:03
  • Ieri, 01:00
00:24

Notiziario 11.00 del 3.7.2018

RSI Info 03.07.2018, 13:09

  • Ti-Press

Si precisano i contorni dell’aggressione avvenuta a Bellinzona nella tarda serata del 22 giugno, dopo la partita vinta dalla Svizzera contro la Serbia. I due autori stavano festeggiando lungo Viale Stazione a bordo della loro automobile quando hanno detto alla vittima e a una ragazza di spicciarsi nell’attraversare la strada. Ne è nato un alterco. A un certo punto il giovane ha gettato la sigaretta verso la vettura, scatenando (per un po’ di cenere caduta nell’abitacolo della decappottabile) l’ira dei due.

Scesi dall’auto lo hanno picchiato, e ben più duramente di quanto apparso sulle prime. Tanto che per lui si è reso necessario il ricovero oltre San Gottardo, dove i medici hanno dovuto ricostruirgli parte del viso (lo zigomo e il naso).

La posizione dei due svizzeri, difesi da Massimiliano Parli e Nicola Matasci, si è ora appesantita. L’accusa ipotizzata dal procuratore pubblico Moreno Capella è infatti passata da lesioni semplici a lesioni gravi.

Francesco Lepori

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