Ticino e Grigioni

Plan B, tra perplessità e opportunità

La promozione delle criptovalute da parte della Città di Lugano ha animato, lunedì sera, la seduta del Consiglio comunale

  • 7 febbraio 2023, 07:10
  • 20 novembre, 12:00
01:45

RG 7.00 del 07.02.2023 - Il servizio di Marcello Ierace

RSI Info 07.02.2023, 00:42

  • Imago
Di: RG/Ierace/Pa.St. 

Il Plan B ha animato il dibattito, lunedì sera, del Consiglio comunale di Lugano. Si tratta dell'iniziativa congiunta tra la Città e Tether per accelerare l'uso della tecnologia blockchain (quella delle criptovalute). Un progretto che non convince tutti. Ecco dunque che un'interpellanza della sinistra con primo firmatario Raoul Ghisletta ha portato la questione in aula.

"È evidente che avventurarsi come sostenitori e propagatori delle criptovalute con un partenariato di quattro anni con Tether sia una cosa che lascia allibiti. Non solo qui a Lugano: ho sentito molte reazioni di incredulità" ha detto il consigliere comunale socialista Ghisletta ai microfoni della RSI.

Se per la tecnologia blockchain può esserci un interesse, grande attenzione nei confronti del mondo delle criptovalute è però stata chiesta anche dal Centro e dal PLR. Ma le due cose non sembrano scindibili.

Per il sindaco Michele Foletti la collaborazione è invece assolutamente strategica: "Il fatto di aver concluso queso accordo con Tether ci permette di finanziare il Plan B - spiega - un piano che non avremmo mai potuto finanziare, né come borse di studio né come capacità di formare giovani né come capacità di avere, ad esempio, un hub a Lugano dedicato alle criptovalute".

E se dovesse andare male? "Nella vita, se non si rischia, non si fa nulla e non si va avanti. Quindi un po' di preoccupazione c'è. Credo comunque che l'ultima cosa che vogliano i membri del board di Tether sia fare una figuraccia a Lugano, perché siamo veramente un esempio a livello mondiale di quello che si può fare con questa nuova tecnologia".

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