“Caso mai agiremo come nel 2004, con la roulotte”, “Inutile davvero parlare con quella gente: solo agire funziona, vedi Balerna 2004”. Passano ora all’esame della giustizia penale i post - scritti da una singola persona e con un seguito di commenti e apprezzamenti da parte di altre - apparsi in Facebook dopo la recente visita della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider al centro d’accoglienza per richiedenti l’asilo a Chiasso. Una visita, ricordiamo, accompagnata da una certa tensione e da controversie su un tema, quello migratorio, che nella regione è attualmente molto avvertito.
I post in questione fanno un riferimento diretto al gravissimo episodio consumatosi a Balerna, il 24 aprile del 2004, quando una roulotte di nomadi con al suo interno anche una bambina fu bersaglio di due colpi d’arma da fuoco esplosi da sconosciuti. Nessuno, fortunatamente, subì conseguenze a causa della sparatoria.
Il tenore violento di questi commenti sui social ha indotto il gruppo Sinistra e Verdi di Balerna a chiamare in causa il Ministero pubblico cantonale. La denuncia concernente i post, confermata alla RSI oggi, martedì, è scattata dopo aver raccolto un parere giuridico, in base al quale potrebbero emergere gli estremi per alcuni reati: pubblica intimidazione, pubblica istigazione alla violenza e discriminazione razziale.
RG 12.30 del 14.11.2023 - Il servizio di Nicola Lüönd
RSI Info 14.11.2023, 12:34
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