Un "aumento significativo" - rispetto alla prima ipotesi - degli uffici esistenti in Ticino che saranno garantiti fino al 2020. È questa la principale novità del nuovo programma della Posta svizzera comunicato dall'azienda nel corso di una riunione avuta mercoledì con il Consiglio di Stato. La cifra esatta - si legge nel comunicato - sarà resa pubblica dal gigante giallo nelle prossime settimane, ma secondo nostre informazioni dovrebbe sparire entro il 2020 la metà circa degli attuali 113 uffici, invece dei due terzi (la chiusura riguarderebbe 56 uffici e non 78 come previsto inizialmente, ndr).
I rappresentanti della Posta, che a sud delle Alpi impiega circa 1'800 persone, hanno dichiarato di aver già risposto con soluzioni puntuali all'esigenza di miglioramenti nel settore dei versamenti in contanti, nel recapito nelle aree rurali e nell'offerta nelle località con le agenzie postali. È stato inoltre anticipato che il Consiglio d'amministrazione ha deciso importanti investimenti in Ticino per nuove infrastrutture e servizi.
Il Consiglio di Stato fornirà una presa di posizione definitiva nei prossimi giorni.
CaL
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