Il lungo esame del preventivo 2024 del canton Ticino - ancora fermo in Commissione della gestione - ha effetti sull’economia fuori da Palazzo e questo preoccupa chi fa impresa, in particolare nell’edilizia, dove la pazienza comincia a scarseggiare: “Ci aspettiamo risposte in tempi brevi, perché Governo e Parlamento sono lì per governare e dall’esterno questa situazione di stallo viene percepita più come una lotta politica che come la ricerca di soluzioni per il Cantone”, afferma Nicola Bagnovini, direttore in Ticino della Società svizzera degli impresari costruttori. “Poche commesse significano prezzi più bassi e concorrenza fortissima”, precisa, citando l’esempio di un piccolo appalto recente che ha visto in lizza ben 22 concorrenti.
Manutenzione strade, SSIC preoccupata
SEIDISERA 18.01.2024, 18:36
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E a proposito di spese pubbliche, la settimana prossima sui banchi del Legislativo arriva un credito da 195 milioni di franchi per le strade, che dovrebbe avere i numeri per passare.
“Nel nostro settore abbiamo contratti già sottoscritti, ma occorre la base legale per andare avanti”, spiega Bagnovini, parlando di un credito quadro “fondamentale” perché “rappresenta il 50% delle fatture pagate in un anno dalla Divisione delle costruzioni”.
Quello sulla manutenzione, inoltre, sottolinea Bagnovini, “è un falso risparmio, perché poi questi costi si incrementano automaticamente se i lavori vengono lasciati fermi per alcuni anni. Si entra in un regime di urgenza e l’intervento diventa più radicale e costa di più”.