È successo con quello del 2014, del 2017, del 2022 e ora la storia si ripete per il 2024: ancora una volta, il Ticino festeggerà l’anno nuovo senza il Preventivo, che in Gran Consiglio non ha ancora trovato una maggioranza. Cosa significa per il Cantone e per la popolazione? Sharon Bernardi lo ha chiesto a Roberto Bevacqua, responsabile della Sezione delle finanze del Canton Ticino.
“L’amministrazione cantonale dal 1° gennaio continuerà a funzionare come previsto”, spiega. Lo Stato, però, entrerà in quella che viene chiamata una gestione in regime provvisorio fino a quando il Preventivo non verrà approvato. Nei precedenti anni in cui è successo la decisione è stata presa a gennaio. Questa volta potrebbe slittare anche oltre.
Garantiti i contributi agli enti sociali
Bisogna infatti attendere le decisioni dei tribunali e della politica su alcuni punti spinosi che riguardano il Preventivo. Come il contributo di solidarietà del 2% ai dipendenti pubblici e i sussidi di cassa malati. E cosa dire dei contributi agli enti sociali? “Anche tutti i contratti di prestazione sono garantiti al livello dell’anno 2023 e quindi per eventuali misure di contenimento si dovrà attendere le decisioni del Parlamento”, risponde Bevacqua.
In stand-by alcune operazioni, come assunzione di personale ausiliario o corsi di perfezionamento
Quali sono però le restrizioni di questo regime provvisorio? Per esempio l’amministrazione cantonale non potrà sostituire i mobili di un ufficio o assumere personale ausiliario per nuovi progetti. Toccati sono anche i corsi di perfezionamento professionale, che magari dovranno attendere, spiega il responsabile.