Ticino e Grigioni

Prima i nostri in Bregaglia

Lavori suddivisi tra imprese della valle invece di andare a concorso. Un municipale denuncia, il Governo gli dà torto e si dimette

  • 23 febbraio 2017, 22:57
  • 23 novembre, 06:40
Le rovine della chiesa di San Gaudenzio al centro del caso

Le rovine della chiesa di San Gaudenzio al centro del caso

  • Cantone dei Grigioni

La tranquillità della Bregaglia quest'inverno è agitata da una vicenda di appalti. Lavori per 1,4 milioni (finanziati per metà da Confederazione, cantone e comune) attribuiti dalla "Fondazione per il restauro delle rovine della chiesa di San Gaudenzio" senza metterli a concorso. La commessa, come conferma alla RSI il vice sindaco (si ascolti l'audio qui sotto), è stata suddivisa tra imprese della valle. Una violazione delle regole sugli appalti secondo un altro municipale: Emilio Giovannini, responsabile delle costruzioni e della panificazione.

Convinto che la concorrenza avrebbe permesso di risparmiare 2-300'000 franchi, ha tentato di bloccare la procedura appellandosi a Coira che però gli ha dato torto. In polemica con il resto dell'Esecutivo (anche perché i colleghi non vogliono accollare alle casse pubbliche le spese derivanti dal procedimento intentato come capo dicastero) Emilio Giovannini si è dimesso. Con una lettera aperta ha fatto scoppiare il caso attorno al cantiere avviato alle rovine dell'edificio di culto sopra Casaccia di proprietà comunale dal 2010.

Le accuse dell'ex membro del Municipio a colleghi e autorità cantonali, cui rimprovera anche di averlo lasciato solo nel suo tentativo di far rispettare la legalità, lasciano il segno. "Questa violazione viene tollerata dal Governo per ragioni di proporzionalità e i lavori continuano. Il Municipio tace e accetta il trattamento disuguale dei cittadini del nostro comune a seconda del fatto che uno gli sia amico, parente, simpatico o antipatico" spiega.

Da parte sua Emilio Giovannini si riserva di ricorrere contro la decisione governativa che, in sostanza, conferma quella del Dipartimento cui aveva denunciato la Fondazione nel settembre 2016. E ciò pur cosciente che, come spiegatogli dal giurista contattato in relazione ai fatti, ha compiuto alcuni errori di forma, tanto che anche un'eventuale impugnativa al tribunale amministrativo cantonale prima e a quello federale non avrebbe alcuna possibilità di riuscita.

Diem/GS

03:25

Grigioni Sera del 23.02.17: il servizio di Silvia Rutigliano

RSI Info 23.02.2017, 21:21

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