Primi passi per il nuovo Gran Consiglio

"Come presidente di impegnerò per favorire un ambiente in cui tutte e tutti i deputati si sentono rispettati ed ascoltati": questo l'impegno preso da Nadia Ghisolfi (Centro), eletta oggi (martedì) alla presidenza del Gran Consiglio ticinese, che con la seduta costitutiva ha iniziato la legislatura 2023-2027. I due vicepresidenti sono Michele Guerra (Lega) e Fabio Schnellmann (PLR).

Una seduta aperta dal decano del Parlamento, il 71enne liberale-radicale Alessandro Cedraschi, che si è rivolto in particolare ai giovani neo eletti e ha espresso la speranza di riuscire a riavvicinare il cittadino alla politica. Tre nuovi partiti - Avanti, Verdi liberali ed HelvEthica Ticino - hanno fatto il loro esordio assoluto e sono oltre 30 coloro che per la prima volta si sono accomodati sugli scranni e sono stati chiamati alle prime votazioni. Qualche problema tecnico non è mancato. Un nuovo volto si aggiungerà mercoledì, quello di Alain Bühler dell'UDC, che subentra subito a Piero Marchesi, il quale ha rinunciato dopo essere stato eletto, preferendo concentrarsi sul mandato a Berna.

E mercoledì sarà anche il giorno della prima discussione, sulla ripartizione dei seggi nelle commissioni. Quella annunciata a inizio aprile dai servizi del Gran Consiglio era stata contestata dal PS, che si ritroverebbe con una poltrona in meno in ognuna di esse.

La seduta si è conclusa attorno alle 16. La sessione inaugurale è stata ripartita su due giornate proprio per evitare che i tempi oggi si dilatassero e impedissero l'inizio puntuale dei festeggiamenti per la prima cittadina, programmati per le 18.30 al Palazzo dei Congressi.