Ticino e Grigioni

Proposte di riforma della Giustizia, via libera del Parlamento

Con un sostegno pressoché unanime il Gran Consiglio ha approvato la risoluzione commissionale con le misure che il Governo dovrà ora concretizzare - Passa anche la “sospensione” dei magistrati

  • Oggi, 17:23
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Gran Consiglio e la riforma della giustizia

SEIDISERA 16.10.2024, 18:47

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Di: RSI Info 

Luce più che verde alla risoluzione che mette in moto la riforma della Giustizia ticinese. Il Gran Consiglio, dopo ampio dibattito, si è schierato unanime (61 voti favorevoli e 6 astenuti) a sostegno delle misure individuate dalla Commissione giustizia e diritti.

Tutte le proposte hanno avuto il via libera e toccherà ora al Consiglio di Stato, entro il giugno del prossimo anno, presentare i relativi messaggi. Ma prima, non più tardi del 31 dicembre, il Governo dovrà prendere posizione sulle proposte. Tra le misure spicca l’adozione di un codice etico per magistrati e giudici, un codice che a detta della Commissione appare estremamente urgente alla luce delle polemiche che hanno investito il Tribunale penale cantonale. D’altra parte la risoluzione chiede un’autonomia finanziaria e gestionale della magistratura (in pratica si assegna un budget, che poi verrebbe gestito - anche per assunzioni - da una direzione interna creata apposta).

Per rimediare al crescente sovraccarico verranno reintrodotti i sostituti procuratori e nella magistratura dei minorenni verrà nominato un magistrato in più. La risoluzione adottata oggi chiede anche di mettere mano al sistema di nomina dei giudici e dei magistrati. Nel documento vengono formulati una serie di aggiustamenti, in particolare riguardanti la composizione della commissione d’esperti indipendenti. Al suo interno dovrà figurare anche almeno una persona, esperta di risorse umane, specializzata nella valutazione dei canditati.

Il CdM potrà sospendere i magistrati

Tema entrato d’urgenza nel dibattito, ha ottenuto un voto praticamente unanime (64 voti favorevoli e 1 astenuto) la modifica di legge che dà facoltà al Consiglio della magistratura di sospendere e/o sanzionare magistrati toccati da sanzioni disciplinari. L’iniziativa presentata in forma elaborata da Fiorenzo Dadò muove dal caos in atto dentro il Tribunale penale cantonale. Proprio per via della forma elaborata “non è stato possibile presentare gli emendamenti, che derivano dalla presa di posizione dello stesso CdM, che postula strumenti ulteriori per le situazioni che dovessero palesarsi. In particolare l’adozione di misure anche in assenza di procedure disciplinari pendenti. Ci atteniamo quindi alle regole del gioco”, ha detto nel suo intervento il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi.

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Giustizia in Gran Consiglio

Il Quotidiano 15.10.2024, 19:00

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