Ticino e Grigioni

Riforma della giustizia, ci sono le firme

I tre dossier hanno fatto un passo avanti in commissione giustizia e diritti - Dadò: “Uniti in un momento delicato per la giustizia”

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Giustizia, la riforma procede

Il Quotidiano 30.09.2024, 19:00

  • Ti Press
Di: Quot/RSI Info 

La riforma della giustizia ticinese stamattina (lunedì) ha superato uno scoglio importante, grazie al consenso, quasi del tutto unanime, della Commissione giustizia e diritti.

“Ognuno ha potuto esprimersi e abbiamo trovato delle convergenze – spiega alla RSI il presidente della commissione Fiorenzo Dadò –. Il fatto che oggi usciamo uniti su un aspetto così importante come la riforma della giustizia, per di più in un momento così delicato, è sicuramente anche un bel messaggio per il Paese”.

Il riferimento al “momento delicato” - va da sé – è legato alla bufera che si è abbattuta sulla giustizia ticinese a suon di scontri, segnalazioni e denunce tra i giudici del Tribunale penale, che ha dato il via ai lavori della commissione, chinata su una serie di norme che dovrebbero migliorare le dinamiche e che sono contenute in tre differenti dossier. Il primo è l’iniziativa parlamentare urgente che chiede di attribuire più potere al Consiglio della magistratura.

A quest’iniziativa manca, per il momento, la firma della Lega. Contattata dalla RSI, Sabrina Aldi, membro leghista della Commissione giustizia e diritti, fa sapere che al movimento serve qualche giorno di tempo per riflettere all’interno del gruppo su queste importanti proposte di modifica, che si sommano a quelle contenute nel secondo documento approvato oggi. Questo suggerisce, ad esempio, l’indipendenza finanziaria della giustizia ticinese, il varo di un codice etico per i magistrati e un percorso di nomina dei procuratori più severo rispetto a quello attuale.

“La selezione dei candidati è un aspetto molto importante e quello che proponiamo andrà sicuramente ad aumentare la qualità” afferma ancora Dadò. Nelle proposte c’è poi anche il tema delle rotazioni…ripreso dalla proposta dell’MPS?  - chiediamo a Dadò? – “La proposta MPS era drastica, noi l’abbiamo adattata alle reali necessità all’interno dei tribunali, con una durata della carica di due anni prima di una rotazione automatica”.

Le varie proposte di riforma dovranno essere vagliate dal Gran Consiglio.

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