Ticino e Grigioni

Protezione civile: in Ticino la riforma preoccupa

Dal 2026 gli organizzatori di eventi non potranno più contare sull'impiego sui militi del servizio - L'impatto sarà rilevante in termini di budget

  • 14 agosto 2023, 06:59
  • 14 agosto 2023, 08:52
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SEIDISERA DEL 14.08.2023: il servizio di John Robbiani

RSI Info 14.08.2023, 08:50

  • archivio keystone
Di: RG/Berti/Natda 

In Ticino c’è una certa preoccupazione tra gli organizzatori di eventi che tra due anni non potranno più contare come prima sull’impiego della Protezione civile (PCI) per compiti di logistica, sicurezza e servizio d'ordine. A partire dal 2026 infatti non saranno più concesse deroghe all’applicazione della riforma “Plus” voluta dal Consiglio federale, in seguito alla quale si prevede una diminuzione fino al 40% dei militi.

Le ripercussioni di questa riforma le sentiranno soprattutto coloro che si occupano di organizzare manifestazioni: la PCI costa meno rispetto ai privati, ricorda Alan Facchini, comandante della protezione civile di Lugano, “dai 40 ai 100 franchi giornalieri per persona”. Sarà dunque più faticoso per gli organizzatori rispettare i propri bilanci.

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