La prima rotonda sulle strade ticinesi, quella situata a Manno all’incrocio per Gravesano, è stata aperta al traffico 30 anni fa. Oltre un secolo dopo la loro invenzione. Da allora ne sono state realizzate, scrive il CdT che sabato dedica un ampio approfondimento allo storia delle rotatorie ticinesi, altre 124, per un totale di 125 sparse un po’ in tutto il cantone.
La definizione tecnica è “aree a percorso rotatorio obbligato poste alla convergenza di più strade” e sono spuntate come funghi un po’ ovunque cambiano l’assetto viario e le abitudini degli automobilisti. In certi casi la loro utilità è fuor di dubbio, in altri casi sono fonte di discussioni anche accese (come quella concernente le rotonde sul Piano di Magadino che il cantone vorrebbe sostituire con impianti semaforici delle quali prossimamente si ridiscuterà in Gran Consiglio).
La rotonda più piccola si trova a Morbio Superiore (diametro esterno di 12,5 metri), la più grande è quella di Piazza Castello a Locarno (diametro 134 metri).
Il cantone è intenzionato a continuare a studiarne e costruirne di nuove laddove vengono reputate necessarie per la fluidificazione del traffico.
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