Ticino e Grigioni

RUAG: “infondate” le accuse di UNIA

L’azienda respinge la tesi del sindacato (secondo quest’ultimo esiste un presunto conflitto di interessi “poiché il direttore è il convivente della responsabile delle risorse umane”)

  • 3 aprile, 20:44
  • 3 aprile, 21:11

Le accuse di UNIA a RUAG

Il Quotidiano 03.04.2024, 19:00

Di: Il Quotidiano/RSI Info

RUAG, interpellata dalla RSI, ha definito “infondate” le accuse lanciate da UNIA, secondo cui un conflitto di interessi starebbe rendendo difficoltosa la gestione del personale. L’azienda non condivide l’affermazione di malcontento generale e cita un sondaggio condotto tra i dipendenti lo scorso anno dal quale emerge un ambiente positivo. Aggiunge che la relazione personale sotto accusa, quella tra due figure al vertice dell’azienda, è ben nota alla direzione di Berna e che le “due persone interessate non sono in grado di prendere decisioni ai sensi della legge sul personale e pertanto non si tratta di conflitto di interessi”. RUAG dunque rispedisce al mittente anche le affermazioni sulle partenze dei collaboratori ritenendo “basse” le fluttuazioni del personale a Lodrino. Conclude infine ricordando che nei due incontri avuti con UNIA non è mai stata sollevata la questione del malcontento dei lavoratori.

La posizione del sindacato UNIA

Negli scorsi giorni, il sindacato ha scritto alla consigliera federale Viola Amherd per attirare la sua attenzione sulla situazione venutasi a creare alla sede di Lodrino in seguito a un conflitto di interessi. Una questione privata che però ha effetti sulla gestione del personale, è il quadro della segnalazione che ha fatto il sindacato, mosso dal disagio espresso dai dipendenti già nel 2022 e da un licenziamento considerato irrispettoso dei regolamenti.

 “C’è un conflitto di interessi che deriva dal fatto che il direttore è il convivente della responsabile delle risorse umane”, afferma Matteo Poretti, funzionario settore industria UNIA Ticino e Moesa, ai microfoni della RSI. “Evidentemente questa situazione non è sana perché le garanzie di una divisione dei ruoli non sono più date. Abbiamo potuto constatare concretamente che questa situazione di conflitto di interessi sta pesando sui rapporti con il personale da un caso pratico di un dipendente, iscritto al nostro sindacato, che è stato licenziato in maniera pretestuosa senza rispettare le modalità che prevede il contratto collettivo di lavoro, ma soprattutto i regolamenti interni di RUAG. Poi assistiamo anche a un altro fenomeno, che è quello delle partenze spontanee”.

Una situazione che avrebbe origine dalla contiguità tra le due figure di vertice dell’azienda. E dovrebbe essere regolata da norme interne, che il sindacato non ha potuto ottenere. “Noi ci siamo trovati di fronte al legale del gruppo e alla direzione nazionale che, di fatto, rifiutano di interfacciarsi con noi e addirittura rifiutano di darci accesso a una documentazione che in questi casi è giuridicamente basilare fornire in possesso di una procura. Vista questa chiusura, abbiamo deciso di rivolgerci alla proprietà, alla Confederazione, e abbiamo deciso di scrivere direttamente alla consigliera federale Viola Amherd per chiederle di venire in Ticino per vedere com’è la situazione, interfacciarsi con noi e intervenire per sanare questa situazione”. Vedremo se Berna darà seguito alle richieste del sindacato.

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