Ticino e Grigioni

Record di incarti, Procura “con l’acqua alla gola”

Nel 2023 sono stati aperti 14’700 dossier: in media 650 per ogni procuratore. Pagani: a farne le spese anche qualità e velocità - Per la nomina dei sostituti di Alfier e Pedretti, si dovrà attendere aprile

  • 19 febbraio, 19:14
  • 19 febbraio, 19:14
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Sommersi dai dossier

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Di: Seidisera/RSI Info 

Mai così tanti incarti. Il 2023 è stato un anno record per il Ministero pubblico e per la Magistratura dei minorenni. Per il primo, i casi aperti sono 14’700, con una media di 650 dossier per ognuno dei 23 procuratori pubblici. Il procuratore generale Andrea Pagani ha espresso grande preoccupazione anche durante l’incontro di questo lunedì con la Commissione giustizia e diritti del Gran Consiglio.

A essere sommersa dai dossier è anche la Magistratura dei minorenni, con 1’426 incarti nel 2023, ha confermato alla RSI Fabiola Gnesa, magistrata dei minorenni. Sono 200 in più rispetto al 2022 e quasi il doppio di quelli che si contavano fino a pochi anni fa.

“I dati sono preoccupanti” e a volte a farne le spese sono anche qualità e velocità

“Con l’acqua alla gola mi sembra l’espressione assolutamente corretta”, afferma ai microfoni della RSI Andrea Pagani. “I dati sono assolutamente preoccupanti”, anche perché “da un mese e mezzo è entrata in vigore la modifica del codice di procedura penale che ha portato ulteriori oneri sulle spalle dei procuratori pubblici”.

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Mai così tanti incarti per il Ministero pubblico ticinese

SEIDISERA 19.02.2024, 18:12

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A farne le spese in questa situazione è anche la qualità dell’operato, indica Pagani, “ci sono già dei segnali che alcuni procedimenti penali a partire da una certa complessità fanno talvolta fatica a progredire” e “a volte dobbiamo agire secondo un principio di priorità. Non nei reati di alta soglia, ma in quelli di media e bassa soglia sì”.

Cosa fare dunque? Secondo Pagani a essere d’aiuto nell’immediato è la reintroduzione della figura del sostituto procuratore all’interno del Ministero pubblico. Una decisione che deve essere presa dal Parlamento.

Per la nomina dei nuovi procuratori bisognerà aspettare aprile

L’incontro di questo lunedì aveva anche come tema la nomina di due nuovi procuratori, o procuratrici, pubblici, che dovranno sostituire Pamela Pedretti e Marisa Alfier, che nel complesso lasciano 700 dossier aperti. Dato lo stato di difficoltà del Ministero Pubblico, Pagani chiede al Gran Consiglio di essere rapido nella scelta. Riguardo a ciò, la presidente della Commissione giustizia e diritti Daria Lepori si è espressa così: “A gennaio abbiamo subito sollecitato il rapporto della commissione di esperti e negli scorsi giorni abbiamo ricevuto dapprima la lista delle candidate e dei candidati ritenuti idonei e poi tutto il rapporto”. Secondo Lepori se ne discuterà quindi nella seduta del Gran Consiglio di aprile.

Acquisto dello stabile ex EFG: “Anche la questione logistica risolve molti problemi”

Negli ultimi mesi si è parlato molto dell’acquisto dello stabile ex EFG di Lugano, che diventerebbe la nuova cittadella della giustizia. L’investimento è importante, 80 milioni di franchi, e a Daria Lepori è stato chiesto se vede un margine per investire sull’assunzione di nuovi magistrati, oltre che sul “mattone”. “La questione logistica non è irrilevante, risolve molti problemi”, sottolinea. “Per quanto riguarda le finanze a disposizione bisogna darsi delle priorità e a mio modo di vedere la giustizia è un punto sui quali bisogna, come Stato, impegnarsi”. Per farlo, secondo Lepori, bisogna ricordarsi che l’apparato giudiziario è interconnesso: c’è la Magistratura, l’apparato di polizia e le strutture carcerarie. Bisogna quindi “considerare tutto nell’insieme, perché se andiamo a cambiare da una parte, poi ci sono ripercussioni anche negli altri due ambiti”.

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