Gli oppositori al progetto altamente urbanizzante del centro di Roveredo, la famosa ricucitura, hanno lanciato oggi, lunedì, una petizione. Sotto il nome di Un che per Roré, marcia indietro per Roveredo, una cinquantina di persone si vuole rivolgere alla popolazione per cambiare la situazione che si è venuta a creare.
La ricucitura non piace a tutti
"Prima di tutto vogliamo vedere se abbiamo i numeri per riuscire a fare qualcosa – sostiene il coordinatore Gionata Pieracci –, se così fosse faremo pressione per trovare un'altra alternativa alla cementificazione. Come fronte compatto noi chiediamo che le autorità costruiscano una bella piazza".
A scaldare gli animi è stato soprattutto l'iter procedurale del processo di ricucitura, che non lascerebbe spazio ai cittadini di esprimersi. Se la petizione raccoglierà almeno 200 firme è dunque certo che il gruppo si farà promotore di un referendum, nel caso in cui il Municipio non farà marcia indietro.
CSI/MABO