I clienti delle agenzie turistiche che avrebbero dovuto recarsi negli Stati Uniti d’America hanno diritto al rimborso per le ripercussioni dello 'shutdown'. Il blocco di molte attività pubbliche non permette infatti loro di accedere a molti musei e luoghi d’interesse.
Hotelplan restituirà i soldi a chi, giunto a destinazione, troverà le saracinesche abbassate. I viaggiatori riavranno i soldi che hanno anticipato per servizi non avuti (a parte i voli e il nolleggio di automobili). Anche Kuoni lo farà per chi ha prenotato e non ha potuto pernottare nei parchi nazionali. Tui Suisse valuterà i singoli casi. «Cerchiamo tuttavia di trovare soluzioni individuali», ha precisato il suo portavoce Roland Schmid.
L’operatore Globertrotter ha invitato i clienti che si trovano negli States e quelli che si preparano a partire nei prossimi giorni a ricercare delle alternative ai parchi nazionali.
ATS/Da.Pa.
Gallery image - Rimborsi per chi viaggia negli States