I debiti che Campione d’Italia ha nei confronti del Ticino non possono essere compensati attraverso i ristorni dei frontalieri: questo in sintesi, è quanto sostenuto lunedì dal consigliere federale Ignazio Cassis, rispondendo al PPD Marco Romano durante l'ora delle domande al Nazionale.
Il ministro degli esteri ha ricordato che il Governo segue "con grande attenzione la situazione di dissesto economico" dell’enclave, che è stata evocata anche in recenti incontri ministeriali italo-svizzeri. “Spetta all’Italia onorare il dovuto”, ha sottolineato Cassis, secondo il quale: "I debiti devono essere trattati indipendentemente dalla questione dei ristorni".
Marco Romano si diceva preoccupato soprattutto del fatto che la crisi istituzionale ed economica campionese persiste e, di conseguenza, che i crediti di diversi attori pubblici e privati ticinesi stiano aumentando raggiungendo, ad oggi, i cinque milioni di franchi.
Cinque milioni in arrivo da Roma
Intanto le commissioni bilancio e finanze della Camera dei deputati lunedì hanno approvato l'emendamento al cosiddetto decreto crescita che dal 2019 concede al comune di Campione d'Italia "un massimo di 5 milioni di euro annui, per esigenza di bilancio, con priorità per le spese di funzionamento". Il testo deve essere adottato entro il 29 di questo mese e sarà operativo con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. La priorità verrà data al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali che sono senza stipendio da oltre un anno. Poi, se il margine di manovra lo consentirà, ci sarà spazio per onorare i creditori pubblici e privati ticinesi.