Non è più l’autostrada a dividere il paese; è la striscia verde che ha lasciato. Venderla o non venderla alla società immobiliare Alfred Müller? Il voto si avvicina. A Roveredo, ormai non si parla d’altro. E il clima è teso. Sottoscritto da 315 cittadini, il referendum sulla vendita dei terreni è promosso dal gruppo apartitico "Un cher per Roré", ovvero: un cuore per Roveredo.
Ciò che contesta il gruppo è la scelta delle autorità di aver coinvolto i grandi investitori tramite bando di concorso, mettendo la popolazione dinnanzi a un progetto, quello immobiliare Alfred Müller. E invece il cuore di Roveredo, secondo il gruppo, dev'essere qualcos’altro. "Di cose - spiega il referendista Gionata Pieracci - se ne possono fare moltissime: ma bisogna secondo noi partire dal popolo. Poi si darà un mandato per un bando di concorso a degli architetti, ma deve essere cucito sulle nostre reali esigenze".
Il progetto sul tavolo per la ricucitura del paese, diviso dalla strada nazionale poi autostrada dal 1965 al 2016, prevede 13 palazzine, appartamenti per anziani, spazi commerciali, due piazze e un autosilo, completati da un parco comunale: questa la proposta Alfred Müller. Un investimento da 60 milioni di franchi.
Quot/redMM
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