Ticino e Grigioni

SS34, si va verso il risarcimento

ANAS e il Comune di Cannobio troveranno un accordo per indennizzare gli eredi del motociclista ticinese vittima della frana del 2017 sulla strada statale 34

  • 2 ottobre 2019, 20:34
  • 22 novembre, 21:01
00:56

CSI 18.00 del 2.10.2019 - Il servizio di Maria Elisa Gualandris

RSI Info 02.10.2019, 19:12

  • rescue media
Di: CSI/Bleff 

Si è svolta mercoledì a Verbania l’udienza preliminare per la frana di Cannobio del 18 marzo 2017, nella quale perse la vita un motociclista ticinese: ANAS (L'Ente nazionale italiano per le strade) e il Comune della cittadina italiana sul Verbano dovranno trovare un accordo per risarcire i familiari.

Il giudice ha rinviato l’udienza al 22 gennaio dell'anno prossimo per concedere il tempo necessario ai responsabili civili per definire gli indennizzi, sia nei confronti degli eredi della vittima che dei due giovani novaresi che quella mattina passavano in auto sulla strada statale 34 e rimasero lievemente feriti. Nella prossima udienza il giudice deciderà in merito ai rinvii a giudizio.

Gli imputati sono l’allora sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella, tre funzionari dell’ANAS, e i due fratelli milanesi proprietari del terreno da cui improvvisamente si staccarono le rocce finite sulla strada. Sono accusati di omicidio colposo, frana e lesioni colpose.

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