È stato siglato oggi, venerdì, agli studi radio di Lugano-Besso il nuovo contratto di collaborazione fra SSR-RSI e la Fondazione per l’orchestra della Svizzera italiana (FOSI). Presenti per l’occasione, il presidente delle Consiglio di fondazione, Pietro Antonini e, in rappresentanza del cantone, il consigliere di Stato e direttore del DECS, Manuele Bertoli.
Per la SSR-RSI erano invece presenti il direttore della RSI, Maurizio Canetta e il direttore generale Roger de Weck, che ha colto l'occasione per sottolineare: "La metà dei soldi che la SSR mette a disposizione per la musica classica sono stati investiti nella Svizzera italiana".
L’intesa è stata raggiunta lo scorso 23 febbraio. Il nuovo contratto, che entrerà in vigore nel 2018, prevede il versamento all’orchestra da parte della SSR di circa 2 milioni di franchi l'anno a titolo di rimunerazione. Qualora il canton Ticino acquistasse dalla SSR l'immobile di Lugano-Besso, attuale sede degli studi radio RSI, il nuovo contratto sarà valido per 8 anni, fino alla fine del 2025. In caso contrario la durata sarà ridotta a 6 anni.
LudoC/bin
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