All’Ospedale San Giovanni di Bellinzona è stato inaugurato il nuovo blocco operatorio. Una struttura all’avanguardia che, da inizio giugno, sostituirà quella attuale, ormai obsoleta. Si tratta di un nuovo inizio sia per chi lavora nelle sale operatorie sia per i pazienti: 6 sale per gli interventi (5 operative da subito e una di riserva), più spaziose delle attuali 5 e più moderne.
Il direttore dell’Ospedale regionale Bellinzona e Valli, Alessandro Bressan, ha spiegato alle telecamere del Quotidiano che, negli anni, i volumi sono aumentati molto: nel 2024 a Bellinzona sono stati effettuati 8’000 interventi (il 70% in degenza, il 30% in regime ambulatoriale). “Il regime ambulatoriale aumenta, quindi andiamo verso una chirurgia al San Giovanni di bassa-media intensità ma di alto volume. Ed è importante che tutta la logistica e che il posto di lavoro siano ben attrezzati”, sottolinea Bressan.
L’attuale e ormai datato blocco operatorio, negli anni non ha subito grosse ristrutturazioni o migliorie. La sua non idoneità era già emersa una decina di anni fa. Già nel 2014 - ha dichiarato Bressan - un’ispezione dell’Ufficio del medico cantonale aveva rilevato, attraverso un documento di una sessantina di pagine, diverse mancanze di conformità e il mancato rispetto delle normative di legge. “L’attuale blocco operatorio ha 30 anni di vita. Adesso abbiamo problemi anche a fare quasi la manutenzione, a trovare pezzi di ricambio e così via”.
Nel 2017 venne aperto il bando di concorso e decretato il vincitore ma la pandemia fece sospendere i lavori, poi ripresi e oggi terminati. La fattura però è più salata di quanto inizialmente previsto: 26 milioni di franchi (2 dei quali legati ai rincari). Un investimento importante per una struttura che, in fondo, è provvisoria ma che secondo il direttore generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale, Glauco Martinetti, ha senso, tenuto conto del fatto che mancano almeno ancora 10 anni al nuovo Ospedale alla Saleggina. “Non potevamo veramente più operare nelle sale che usiamo attualmente. Quindi questo progetto ha ancora molto senso”.
Dal canto suo il responsabile del blocco operatorio, Andrea Saporito, ha sottolineato che quella inaugurata è una struttura “eccezionale da un punto di vista sia tecnico sia architettonico, disegnata intorno ai flussi moderni dei pazienti e intorno alle tipologie di interventi che facciamo qui”.