Il 2020 è stato un anno di montagne russe per le donazioni di sangue, cui è dedicato il 14 giugno. In gennaio il Servizio trasfusionale della Svizzera italiana lanciava un appello ai donatori: le scorte si stavano pericolosamente assottigliando.
I volontari non si sono fatti pregare e la risposta è stata travolgente. Mauro Borri, direttore operativo del Servizio Trasfusionale CRS della Svizzera italiana, scrive nel rendiconto d’esercizio 2019 delle donazioni: "[abbiamo dovuto] respingerli per evitare pericolosi accumuli di sacche inutilizzabili entro la scadenza dei 42 giorni prescritti".
CSI 18.00 del 14.06.2020 Il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 14.06.2020, 20:53
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Poi però è arrivato il coronavirus e le donazioni sono ancora diminuite drasticamente e ci sarà nuovamente il rischio di non poter coprire i bisogni visto che sono riprese ormai anche le operazioni chirurgiche non urgenti.
Nella Svizzera italiana, nel 2019 sono state effettuate 10'273 donazioni (3'749 di queste durante le uscite del Servizio trasfusionale) da 6'875 volontari. Queste essere “una cosa da uomini”: sono 4'463 i donatori maschi contro le 2'412 donne.