Ticino e Grigioni

"Sarebbero andati a convivere"

La comunità di Giubiasco sotto shock per il duplice omicidio con suicidio di domenica dell'Osteria degli Amici - La testimonianza di Giorgio Galusero

  • 18 maggio 2020, 13:13
  • 22 novembre, 19:20
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RG 07.00 del 18.05.2020 Il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 18.05.2020, 09:31

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"Sono sotto shock, come un po' tutti qui a Giubiasco". Giorgio Galusero, granconsigliere e ufficiale della polizia cantonale in pensione, domiciliato nel borgo, oggi quartiere di Bellinzona, non nasconde il suo smarrimento, la sua tristezza per il dramma consumatosi domenica pomeriggio nell'Osteria degli Amici.

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CSI 18.00 del 17.05.2020 Andrea Bersani: "Un fatto cosi grave non si è mai verificato"

RSI Info 17.05.2020, 20:14

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"Lo conoscevo da una vita: eravamo assieme nel primo gruppo di antiterrorismo, poi in federazione e per anni ci si vedeva in sede a Bellinzona. E' sempre stato un uomo assolutamente calmo e riflessivo. Non violento. Sportivo. Quindi quello che è successo mi ha davvero sorpreso. Non avrei mai immaginato", aggiunge l'ex municipale PLR di Giubiasco.

E' il suo ricordo dell'ex collega della cantonale, il poliziotto 64enne del Locarnese da poco in pensione che domenica pomeriggio ha ucciso la moglie dalla quale si stava separando ed il nuovo compagno di lei, un 60enne. "Due spari, poi altri due", raccontano dei testimoni.

La donna, 47 anni, domiciliata nel Bellinzonese, cameriera nel ritrovo pubblico in Piazza Grande dove è avvenuto il duplice omicidio, stava da un anno con il nuovo compagno, noto nella regione perché direttore della Cantina (CAGI) di Giubiasco. "Per me è davvero difficile oggi. Conoscevo bene anche loro. Presto sarebbero andati a vivere assieme", ricorda ancora Galusero. Una convivenza che, stando ad altre fonti, era già discretamente diventata una realtà da alcune settimane in un palazzo poco distante dal centro.

Il dramma si è consumato verso le 14.10, poco dopo la chiusura del bar. La polizia è arrivata dopo cinque minuti. L'inchiesta per chiarire le cause del fatto di sangue è in corso ed è stata affidata al procuratore pubblico Roberto Ruggeri. Eventuali testimoni sono pregati di contattare la polizia cantonale allo 0848 25 55 55.

Joe Pieracci

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Il Quotidiano 17.05.2020, 21:00

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